L’hockey è una disciplina sportiva che ha molte somiglianze con il calcio, nonostante si usi un attrezzo per colpire la palla. Il terreno di gioco è rettangolare, in erba sintetica, e ha
dimensioni di 91.40 m × 55 m. Al centro dei due lati più corti vi sono 2 porte che misurano 3.66 m x 2.14 m, davanti alle quali vi sono due aree (zone di tiro) quasi semicircolari di 14.63 m (16
yards). Gli 11 giocatori possono essere sostituiti con una panchina di 5 elementi e le sostituzioni sono continue e senza limitazioni.
La partita, diretta da due arbitri, è composta da due tempi di 35 minuti con un intervallo di 10 minuti. Il buon giocatore deve possedere destrezza, agilità e capacità di valutazione tattica del
gioco.
Alcune regole: è vietato giocare la palla con la parte tonda del bastone, sollevare la palla verso un avversario in maniera pericolosa ad eccezione di quando si tira in porta, giocare la palla con il
bastone sopra l’altezza delle spalle, oppure toccare la palla con qualsiasi parte del corpo - escluso il portiere all’interno delle propria area di tiro. Una rete può essere segnata solo se la palla
viene giocata da un attaccante all’interno dell’area di tiro. Interessante notare che nell’hockey su prato non esiste la posizione di fuori gioco, in modo da favorire tattiche improntate alla
velocità e ai ribaltamenti continui di fronte d’attacco.
Ma la caratteristica principale di questo sport è da ricercare in ambito culturale. L’hockey, infatti, è uno sport che si considera da veri gentiluomini, dove le doti morali e comportamentali sono
messe al primo posto. Il rispetto dell’avversario, la lealtà e la multirazzialità sono aspetti fondanti di una disciplina che, da sempre, pratica il terzo tempo e che l’Hockey su Prato Città del
Tricolore ha da sempre sposato.